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L’ANGOSCIA DEL MATTINO

L’ANGOSCIA DEL MATTINO – Un indizio – “I DOVERI DI UN SISTEMA POSSONO SOTTRARRE AD UNA PERSONA LA PROPRIA GRAZIA, BELLEZZA E AMORE” A. De Mello Ogni mattina da anni, mi sveglio sempre con un sottile senso di malessere. Anzi appare dopo poco che mi sono svegliata. La giornata inizia sempre così e da anni ormai accade. Quando lavoravo in ufficio, ero come un orologio svizzero. Alle 9.00 in punto ero alla mia scrivania. Spesso discutevo con mio marito che mi diceva: rilassati, che fretta hai? Prendiamoci qualcosa insieme al bar. Ed io che resistevo con rabbia a quelle richieste perché dovevo e volevo essere puntuale e precisa. Sentivo la rabbia salire dentro di me perché io ero un’ottima professionista e far tardi significava incrinare quell’immagine. Questo malessere è cresciuto con il tempo, fino a diventare quasi insostenibile. Ricordo alcune mattine di aver pianto perché non ce la facevo più ad andare in ufficio e ad essere sempre performante, cosa che includeva anche la puntualità. Veramente non volevo ascoltarmi ed accettare che forse non ero sulla mia strada e ho lottato contro me stessa per mantenere la maschera che mi ero appiccicata addosso. Ma chi vuole andare in ufficio tutti i giorni? Sedersi su una scrivania e stare seduta davanti ad un PC svolgendo pratiche e pratiche per gli interessi di qualcun altro? All’epoca non vedevo tutto questo, pensavo solo a fare il mio dovere e a farlo bene. Di fatto ripetevo il modello della mia famiglia, perché’ era tutto ciò che conoscevo e non pensavo potesse esserci un’altra strada. Quando sono uscita dalla ruota del criceto la mattina ho continuato a stare male. Accendevo tutti i giorni il PC in attesa di qualche email, di qualcuno che mi chiedesse qualcosa, ma non arrivava più nulla. Scendere dalla ruota del criceto non fa cambiare i tuoi stati interiori in un click. Inizia un percorso ed anche doloroso in cui realizzi che hai vissuto secondo regole non tue, che hai interiorizzato  dentro di te la spinta ad obbedire, che ti giudichi secondo parametri che ti soffocano. Vedi il mio post SCENDERE DALLA RUOTA DEL CRICETO. Insomma realizzi che sei  uno schiavo. Almeno così è stato per me. Ammetterlo è stato durissimo, si è scoperchiato il vaso di pandora del mio dolore, che fino a quel momento era stato di sottofondo. Ancora oggi al mattino sento quella spinta, ad accendere il pc, a verificare le email,  a controllare il cellulare. Ma ora la riconosco, la affronto, l’accolgo, non scappo più. So che c’è una parte di me che ancora ha bisogno di riconoscimento, che cerca il successo e vorrebbe apprezzamenti. Ho imparato ad essere paziente con me stessa, a perdonarmi e a capire che l’unica strada che per me ha senso è quella della libertà. Non mi piego più, mi concedo un cappuccino o una passeggiata con Ciccia il mio cagnolino. Lo faccio perché in quel momento è ciò che scelgo di fare. La libertà è uno stato interiore e che passa attraverso l’amore autentico di se’. Con affetto Vuelle LASCIA UN COMMENTO Annulla risposta Connesso come VALERIA. Modifica il tuo profilo. Uscire? I campi obbligatori sono contrassegnati * Message* Precedente AUTORE: Valeria Leopardi Per molti anni ho lavorato nel settore della Finanza, Amministrazione e Controllo di Gestione in societa’ industriali e di servizio nel ruolo di Responsabile Amministrativo. Ho collaborato con Fondi d’investimento operanti nel settore delle energie rinnovabili, web marketing e agroindustriali. Da anni seguo percorsi di crescita personale e credo che integrare la propria crescita personale con la crescita imprenditoriale sia l’inizio del vero cammino verso il successo CONDIVIDI L’ARTICOLO SU :  

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ESSERE UN DEGNO AVVERSARIO

ESSERE UN DEGNO AVVERSARIO – La partita a tennis- La scorsa domenica mattina, sono andata a fare una partita di tennis. Ho giocato a tennis quando ero ragazzina e riprendere non è stato semplice. Sono emerse tante insicurezze: Sono troppo grande? Riuscirò a giocare? Farò brutta figura? Ho cmq deciso di provare e nonostante la paura ed i timori ho ricominciato. Ed ho fatto la scelta giusta. Quando ho iniziato le lezioni, lo scorso ottobre, ero decisamente con qualche chilo di troppo e del tutto fuori allenamento. Facevo fatica a correre ed ero piuttosto goffa e impacciata. Molte palline andavano fuori o a rete ma lentamente ho iniziato a ricordarmi come si giocava. Voglio ringraziare di cuore i miei compagni di allenamento per lo spirito ironico e giocoso con cui mi hanno accolta ed i miei allenatori che non hanno avuto pretese di risultato e hanno lasciato che migliorassi con i miei tempi, lasciandomi sbagliare e ironizzando sulle mie gaff. Chi mi conosce sa che per anni ho corso, fino ad arrivare con grande fatica a correre la mezza maratona. Mi dicevo che mi piaceva correre ma era vero il contrario! Non mi divertivo affatto e correvo per ottenere un risultato, dimostrare a me stessa di potercela fare, forse in fondo per sentirmi  superiore a tutti quelli che non correvano. Mi vantavo dei miei risultati ed ero, anche se non lo sapevo, in cerca di appovazione (vedi il mio post IL BISOGNO DI PIACERE). Gareggiare, migliorare i miei tempi, dimagrire, rimanere al passo col gruppo. Che fatica!!! Spesso non riusciamo ad ammettere che ciò che desideriamo, in fondo non fa per noi. Smettere di correre poteva sembrare una sconfitta al mare di corridori scattanti con cui mi allenavo, ma per me è stata invece una vittoria. Un altro modo di dire NO all’immagine grandiosa di me che volevo dare agli altri e un grande SI a me stessa. Giocare a tennis è una sfida continua non con il tuo avversario, ma con te stesso. Tante insicurezze profonde emergono durante l’allenamento e ancora di più in partita. A tennis puoi vincere solo se credi in te stesso. Altrimenti per quanto tecnicamente tu sia bravo la tua insicurezza emergerà e ti farà sbagliare quando meno te lo aspetti. Non puoi mentire a te stesso dicendoti sono forte, sono bravo, ecc… L’insicurezza è più profonda e non va via così facilmente. Questa mattina durante la partita ho percepito con chiarezza tutta la mia insicurezza, la paura di sbagliare, la paura di fare brutta figura, di essere umiliata e in fondo di vergognarmi.. Ho giocato con Alessandro un ragazzo giovane, alto, magro e in forma e prima di accettare la sfida ho avuto molti dubbi e tante paure. Ma ho capito che era una prova ed ero decisa ad affrontarla. Questa mattina la cosa migliore che potevo fare era dare il meglio di me, e non per vincere ma essere un degno avversario. Il degno avversario è una persona che non vuole distruggerti, umiliarti o ferirti, ma che da’ il suo meglio affinché anche tu possa tirare fuori il meglio di te ed anche tu cresca. Se avessi ceduto alla mia insicurezza e avessi mostrato l’immagine di me goffa e perdente, avrei fatto del male a me ma anche ad Alessandro. Mi sono impegnata, ho accettato i miei errori, osservato la mia insicurezza ed ho continuato. Il risultato della partita non conta più per me perché so di aver fatto il mio meglio. Tirare fuori la parte migliore di noi stessi è un nostro dovere perché stimola anche gli altri a migliorare. Impegnarsi per crescere ed evolvere è ascoltare la nostra spinta interiore che ci porta fuori dalla nostra comfort zone e che spinge anche gli altri a fare lo stesso. Se rimaniamo chiusi, intimoriti e comodi nelle nostre insicurezze, non solo tradiremo noi stessi ma non daremo agli altri a possibilità di evolvere quando ci incontreranno nel loro percorso. Io voglio essere un degno avversario, e non solo a tennis. Valeria Precedente AUTORE: Valeria Leopardi Per molti anni ho lavorato nel settore della Finanza, Amministrazione e Controllo di Gestione in societa’ industriali e di servizio nel ruolo di Responsabile Amministrativo. Ho collaborato con Fondi d’investimento operanti nel settore delle energie rinnovabili, web marketing e agroindustriali. Da anni seguo percorsi di crescita personale e credo che integrare la propria crescita personale con la crescita imprenditoriale sia l’inizio del vero cammino verso il successo CONDIVIDI L’ARTICOLO SU :  

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BASTA, IO MOLLO!

BASTA, IO MOLLO! – E dove vai? – Spesso negli ultimi tempi tra le mie amiche nei momenti di scoraggiamento serpeggia la frase: “Sai Vale sono proprio stanca e scoraggiata, basta io mollo!” Di fronte a questa affermazione la mia risposta e’ sempre la stessa: e poi dove vai? Se hai una piccola attività in proprio devi fronteggiare molte difficoltà, l’impegno e’ totale e gli imprevisti sono sempre dietro l’angolo. Per questo definisco gli imprenditori di oggi come degli eroi e maggiormente se sono piccoli imprenditori, titolari di P.IVA o anche hobbisti. In una situazione economica così complessa l’unica motivazione trainante che ci spinge a proseguire nel lavoro è fare ciò che amiamo fare. Se molliamo il nostro sogno, il nostro progetto la nostra unica alternativa sarà lavorare per qualcun altro, entrare in una routine piuttosto avvilente e a lungo andare saremo inariditi. L’Economia del Cuore si basa proprio questo: seguire le nostre passioni, con dedizione, impegno e tanta pazienza. E’ fondamentale collaborare, fare gruppo per darsi la spinta a vicenda ed abbassare il nostro livello di pretese di risultato Come ho gia’ scritto nel precedente post IL SOSTEGNO sostenersi reciprocamente nel lavoro e’ fondamentale, soprattutto in questo periodo storico e soprattutto se si condividono le stesse scelte lavorative. Non c’e’ un’alternativa.  La competizione non premia nessuno, solo i grandi gruppi che dominano l’economia che crescono sul nostro individualismo. Poiche’ non siamo stati educati nel mondo del lavoro a sostenerci, sono convinta che siano le donne le artefici di un possibile cambiamento economico. Le donne sono naturalmente piu’ predisposte alla cooperazione, all’ascolto e alla pazienza. Ne e’ un esempio quanto e’ accaduto ieri al Mercato dell’artigianato di Artena. Ha piovuto praticamente tutto il giorno e alcune partecipanti non hanno venduto nulla, si sono molto scoraggiate e volevano mollare. E’ stato il gruppo di artigiane stesse a sostenerle, dando coraggio e fiducia. Un gruppo di chi condivide le tue sorti lavorative e’ la maggior ricchezza che puoi trovare in questo periodo storico. Forse nessuno te lo ha fatto mai notare chiaramente ma la forza del gruppo  e’  un altro potere nascosto che abbiamo perso, ci rende molto piu’ forti e meno schiavi del sistema. L’isolamento non e’ naturale anzi e’ dannoso anche da un punto di vista di crescita lavorativa. Quindi non mollare ma chiedi sostegno. Trova chi come te e’ sullo stesso percorso, conosce cosa stai fronteggiando e fatti prendere per mano. Ridurre le pretese e sviluppare la pazienza sono ‘armi’ interiori che ti manterranno sulla tua rotta, quella del tuo Cuore. Con affetto Valeria Precedente AUTORE: Valeria Leopardi Per molti anni ho lavorato nel settore della Finanza, Amministrazione e Controllo di Gestione in societa’ industriali e di servizio nel ruolo di Responsabile Amministrativo. Ho collaborato con Fondi d’investimento operanti nel settore delle energie rinnovabili, web marketing e agroindustriali. Da anni seguo percorsi di crescita personale e credo che integrare la propria crescita personale con la crescita imprenditoriale sia l’inizio del vero cammino verso il successo CONDIVIDI L’ARTICOLO SU :  

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IL TUO LISTINO PREZZI ED IL TUO VALORE

IL TUO LISTINO PREZZI ED IL TUO VALORE – Il dilemma di noi donne – Sono convinta che siano le donne le maggiori artefici del cambiamento della nuova economia. L’Economia basata sul Cuore e non sul profitto. Le donne sono per natura disposte alla collaborazione, al sostegno e non hanno necessità di essere sempre vincenti. Generalmente sono molto organizzate e dovendo svolgere più ruoli nella vita di tutti giorni sono anche più flessibili e hanno visione d’insieme. Perché allora le donne hanno difficoltà ad emergere nel loro lavoro, soprattutto nell’avvio di nuove attività imprenditoriali? Dopo diverse sessioni di business coaching con le mie clienti, posso dire che c’è un tema centrale che ricorre ed e’ quello del valore. Noi donne tendiamo a non credere in noi stesse. Ci sottostimiamo o addirittura ci disprezziamo. Lo si può sentire nelle chiacchiere di tutti i giorni e questa situazione è talmente diffusa che pensiamo sia normale!!! Il risultato è che spesso non abbiamo la forza di emergere e mostrare al mondo le nostre capacità. Tendiamo a nasconderci, abbiamo paura di farci vedere e una paura incredibile di sbagliare. Ci sottovalutiamo con conseguenze nefaste sia nei rapporti interpersonali sia nella nostra attività. L’insicurezza spesso ha la meglio e tanti nuovi progetto stentano a partire, alle volte non nascono proprio. Tutto questo emerge quando arriva il momento di fare il nostro listino e determinare il prezzo di vendita dei nostri prodotti o servizi. La mia amica e cliente Paola realizza dei bellissimi articoli di artigianato, è un’architetta ed è veramente competente e capace. Ha intrapreso una nuova attività di tufting ma si sta scontrando con la sua difficoltà a dare valore ai suoi prodotti, farsi conoscere e determinare il suo listino prezzi. Paola ha difficolta’ a riconoscere il suo valore e quindi finora ha regalato le sue creazioni, sebbene molto costose, e se qualcuno le chiede un nuovo prodotto a prezzi bassissimi lei accetta pur di non dover dire no perché’ si sentirebbe in colpa. Anche io ho sofferto molto per non riconoscere il mio vero valore e per tutta la Vita, nel mio lavoro così come in altri ambiti, ho ricercato l’approvazione altrui. Finche’, non potendone piu’, ho deciso di lasciarmi alle mie spalle un lavoro che mi succhiava l’Anima e sono caduta nel vuoto del fare (vedi in merito il mio precendete post LIBERTA’ E LAVORO ). Lì, anche grazie alle letture di Wayne W. Dyer (*) ho capito dove nasce l’errore più grande. La nostra cultura ha creato un sistema penetrante che comunica costantemente come siano gli altri a determinare quanto valiamo. Tutto il mondo dei social, dei post, dei like si basa esattamente su questo. Nessuno, ma proprio nessuno, ci dice che il nostro senso del valore è una scelta personale ed interiore. Ebbene si e’ una scelta anzitutto interiore. Sono io che decido chi sono e quanto valgo. L’autocommiserazione e la poca stima di noi stessi ci lasciano nella nostra comfort zone, bloccando la nostra crescita, non ci consentono di evolvere. Darsi valore implica coraggio e forza interiore, perché mostra il nostro se’ autentico al mondo e ci espone al giudizio altrui. Emergere nel lavoro è un atto di coraggio, è un atto del Cuore. Esprime la fiducia e l’amore verso noi stesse. Non so perché si sia giunti a questa situazione, ma è importante fare dei piccoli passi ogni verso noi stesse, emergere e far fiorire i nostri progetti lavorativi. “Voi siete il sale della Terra, ma se il sale perdesse il sapore, con cosa lo si potra’ render salato?” Mt 5,13 A tutte le donne Con Affetto Valeria (*) Le tue Zone Erronee – Dr. Wayne Dyer ed. Bur 2014 Precedente AUTORE: Valeria Leopardi Per molti anni ho lavorato nel settore della Finanza, Amministrazione e Controllo di Gestione in societa’ industriali e di servizio nel ruolo di Responsabile Amministrativo. Ho collaborato con Fondi d’investimento operanti nel settore delle energie rinnovabili, web marketing e agroindustriali. Da anni seguo percorsi di crescita personale e credo che integrare la propria crescita personale con la crescita imprenditoriale sia l’inizio del vero cammino verso il successo CONDIVIDI L’ARTICOLO SU :  

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IL TUO LISTINO PREZZI

IL TUO LISTINO PREZZI – Un passo fondamentale verso il successo – La scorsa settimana sono stata invitata a cena dalla mia amica Anna, con noi c’erano anche Fiammetta e altri amici. Eravamo tutti  insieme seduti intorno ad una bella tavola imbandita sul suo balcone di casa. Durante la cena Fiammetta ci ha raccontato di come fosse stato difficile per lei iniziare le sue lezioni di canto. Ha studiato canto per più di 10 anni ed ad un certo punto le faccende della Vita l’hanno spinta ad avviare la propria attività e coraggiosamente iniziare ad insegnare canto. Uno dei suoi maggiori problemi iniziali è stato determinare il prezzo dei suoi servizi  e chiedere denaro ai suoi nuovi clienti. Questa è una delle problematiche più comuni e forse più limitanti, nella fase di avvio della propria attività.  Soprattutto per le donne stabilire il prezzo, dei propri prodotti o servizi, è causa di molti dubbi, confusione mentale e ansia. Di fatto noi donne ci sentiamo  più insicure, abbiamo più timore ad emergere. Gli uomini in questo sono più sicuri di sé, hanno meno difficoltà nel rapporto con il denaro e stabilire il prezzo da chiedere ai loro clienti. La tematica del denaro può nascondere molti blocchi ed uno fondamentale è sicuramente il tema del valore, del proprio valore.  Ricordo una mia cliente che alla sua prima lezione di Yoga era in dubbio se fosse troppo chiedere 5,00 Eur! Se ci sentiamo insicure di noi stesse e di ciò che facciamo spesso rischiamo di non dare valore al nostro lavoro. In questo ci viene in aiuto nuovamente l’economia, che cono uno sguardo freddo e distaccato sul mercato, può farci ritrovare la bussola che abbiamo perso. L’analisi di mercato e della ‘concorrenza’ è fondamentale, specialmente in fase di avvio della propria attività. È importante studiare ed informarsi, conoscere il nostro mercato, soprattutto di vicinato. Possiamo facilmente trovare intorno a noi chi ha un’attività similare. Osservare chi offre lo stesso servizio/prodotto, a quali condizioni ci aiuterà moltissimo perché avremo un metro di paragone. Ci darà una mano ad orientarci,  a determinare il nostro listino, nonché a darci spunti interessanti di sviluppo del nostro business. Avere le idee chiare sin da subito e scegliere i prezzi da inserire nel tuo listino ti darà una grossa marcia in più ed il tuo lavoro avanzerà più fluido. Il denaro nella sua funzione originaria è un mezzo di scambio che misura il valore di un bene o di un servizio e se hai difficoltà a chiederlo vuole dire che, in fondo in fondo, sei tu stessa a non darti valore. VALERIA LEOPARDI Approfondiremo questo argomento nel  workshop LA GESTIONE DELLA TUA ATTIVITA’ del 28/9/24 Precedente AUTORE: Valeria Leopardi Per molti anni ho lavorato nel settore della Finanza, Amministrazione e Controllo di Gestione in societa’ industriali e di servizio nel ruolo di Responsabile Amministrativo. Ho collaborato con Fondi d’investimento operanti nel settore delle energie rinnovabili, web marketing e agroindustriali.   Da anni seguo percorsi di crescita personale e credo che integrare la propria crescita personale con la crescita imprenditoriale sia l’inizio del vero cammino verso il successo CONDIVIDI L’ARTICOLO SU :

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MIGLIORARE LA GESTIONE DELLA TUA ATTIVITA’

MIGLIORARE LA GESTIONE DELLA TUA ATTIVITA’ – La storia di Paola – Qualche giorno fa la mia cliente Paola mi ha contattato perché non sapeva come avanzare con la sua attività. Doveva preparare il suo nuovo listino prezzi per l’annualità 2024/2025 ma aveva moltissimi dubbi ed era molto scoraggiata. Mi ha confidato che stava pensando di mollare e addirittura di chiudere. Abbiamo iniziato a fare chiarezza insieme, anzitutto sulla gestione Economica – Finanziaria. Quando siamo soli e dobbiamo gestire la nostra attività possiamo confondere l’andamento della cassa con la redditività del business. Se il ns conto corrente è vuoto o addirittura ci siamo indebitati, pensiamo di non riuscire a far fronte alle spese e ai pagamenti, entriamo in un loop negativo che ci scoraggia sempre di più e può portarci a pensare che non ci sia soluzione, fino a chiudere la ns attività. Questo circolo negativo di pensieri, ansie e preoccupazioni invade la nostra mente e influenza ogni nostra scelta di business. Immaginiamo un futuro sempre più fosco, ci angosciamo e tutto ciò inevitabilmente non fa che peggiorare la nostra situazione lavorativa. Il denaro la fa da padrone, noi perdiamo lucidità e serenità, diventiamo nervosi con conseguenze negative anche nel rapporto con i nostri clienti. È fondamentale in questa fase fare chiarezza. Un’analisi dettagliata sull’andamento della tua attività, della sua redditività e conseguente gestione finanziaria, ti fornisce la lucidità per capire la tua situazione a tutto tondo. Questo vale sia se sei titolare di P.IVA sia se hai una azienda, di qualsiasi forma giuridica (srl, srls, sas ecc…) e dimensionamento. La chiarezza mentale sullo stato della tua attività ti fornisce la serenità di capire esattamente la tua situazione, ti dà idee su come migliorare e ti dà maggiore sicurezza nell’affrontare le tue scelte. La gestione del denaro ne è una conseguenza. Paola si è rasserenata, conosce la situazione del suo business e sta compiendo delle scelte coraggiose sapendo esattamente quello che sta facendo e i rischi che sta correndo. Ma attenzione, lo sottolineo sempre, affrontare rischi e vivere nell’incertezza sono condizioni intrinseche dell’attività imprenditoriale. Nessun imprenditore, dal magnate al piccolo professionista, può evitare l’incertezza o sperare di procedere e far crescere la sua attività evitando rischi e vivendo nella comfort zone. Ciò che può fare è affrontare le sfide con maggiore sicurezza e lucidità che solo la chiarezza mentale derivante da un’analisi economico-finanziaria approfondita e certa può dargli. VALERIA LEOPARDI Precedente AUTORE: Valeria Leopardi Per molti anni ho lavorato nel settore della Finanza, Amministrazione e Controllo di Gestione in societa’ industriali e di servizio nel ruolo di Responsabile Amministrativo. Ho collaborato con Fondi d’investimento operanti nel settore delle energie rinnovabili, web marketing e agroindustriali. Da anni seguo percorsi di crescita personale e credo che integrare la propria crescita personale con la crescita imprenditoriale sia l’inizio del vero cammino verso il successo CONDIVIDI L’ARTICOLO SU :  

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UN FERRAGOSTO SPECIALE – LA FORZA DI LUCA

UN FERRAGOSTO SPECIALE – La Forza di LUCA – Il giorno di Ferragosto dopo essere stata ad Artena ho deciso di prendermi del tempo per me e sono andata alla mia gelateria preferita in zona Roma Tuscolana. La città era vuota, un deserto, il caldo era insopportabile e c’era un grande afa. Non si incontrava nessuno e sono stata fortunata a trovare la gelateria aperta. Mi sono seduta a mangiare il mio gelato che stava squagliandosi velocemente e tutt’ad un tratto scorgo il mio amico Luca che passava rapidamente con la sua carrozzina. Non lo vedevo da più di 20 anni e rincontrarlo è stata una grande gioia, per entrambi. Luca soffre di gravi problemi fisici, una sorta di rachitismo alle mani che gli blocca quasi completamente i polsi e le articolazioni delle braccia, le gambe sono paralizzate ed ha il catetere che spesso gli provoca delle infezioni. Soffre anche di calcoli renali. E’ così da sempre e da sempre Luca sorride. Aveva attraversato da solo il Parco degli Acquedotti, per arrivare dal quartiere Statuario al quartiere Roma Tuscolana dove appunto l’ho incontrato. Sono circa 5km che fatti al sole, con quel caldo in carrozzina avrebbero scoraggiato chiunque. Ma non Luca. Mentre chiacchieravamo allegramente, sorridendo mi ha detto: ‘Sai che c’è Vale? VOLERE E’ POTERE. Le mie amiche in carrozzina si lamentano sempre io invece se voglio uscire esco’ Luca è la conferma vivente di come il nostro atteggiamento interiore sia la chiave del nostro successo nella Vita, di come la affrontiamo giorno dopo giorno, scelta dopo scelta. Questo vale in tutte le situazioni e include anche la nostra attività ed il nostro lavoro. La nostra situazione lavorativa parla di noi e dei nostri blocchi consci ed inconsci. Se non progrediamo come desideriamo o se non riusciamo a cambiare le circostanze in cui ci troviamo l’unica cosa che possiamo fare è iniziare ad osservarci e vedere come reagiamo di fronte alle sfide. Il successo nel lavoro segue un percorso interiore piuttosto preciso e se ci riflettiamo, per ogni svolta noi abbiamo avuto la forza di fare una piccola o grande scelta coraggiosa. Ogni volta che superiamo un blocco, un timore, una paura e agiamo ci espandiamo nella Vita come si come nella nostra attività. Di fatto abbiamo sempre una scelta, per quanto ciò possa essere indigesto al nostro ego: accettare la nostra situazione ed andare avanti per crescere e migliorare oppure rimanere bloccati, lamentarci e stagnare. Ecco Luca ne è la conferma. L’Economia del Cuore è fatta da piccoli imprenditori, titolari di P.IVA, che di fronte alle oggettive e innegabili difficoltà di questo tempo scelgono di agire anziché’ lamentarsi. Nel percorso CRESCITA PERSONALE e SUCCESSO, in partenza in autunno, approfondiremo questi temi per diventare imprenditori del cuore, gli unici che possono apportare un cambio reale e concreto nell’Economia. VALERIA LEOPARDI Precedente AUTORE: Valeria Leopardi Per molti anni ho lavorato nel settore della Finanza, Amministrazione e Controllo di Gestione in societa’ industriali e di servizio nel ruolo di Responsabile Amministrativo. Ho collaborato con Fondi d’investimento operanti nel settore delle energie rinnovabili, web marketing e agroindustriali. Da anni seguo percorsi di crescita personale e credo che integrare la propria crescita personale con la crescita imprenditoriale sia l’inizio del vero cammino verso il successo CONDIVIDI L’ARTICOLO SU :  

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ESSERE PRONTI SENZA CERTIFICATO

ESSERE PRONTI SENZA CERTIFICATO – La storia di Patrizia- Qualche giorno fa la mia amica e cliente Patrizia mi ha raccontato di voler organizzare delle camminate nei boschi per mettere in contatto sé stessa e gli altri con lo spirito degli alberi. È una persona molto scrupolosa ma pur avendo cercato ovunque non aveva trovato nessun ente che rilasciasse il certificato adatto al suo scopo. Questo la stava bloccando e stava abbandonando, con tristezza e sconforto, la sua bellissima idea. Così le ho inviato io un certificato, con tanto di data, firma e timbro, che lo rendesse ufficiale e confermasse che era pronta. Ricordate in Matrix, quando Neo incontra l’oracolo per sapere se fosse lui l’Eletto ed era dubbioso di sé stesso? L’oracolo gli dice: “Mi spiace ragazzo, tu sei dotato, ma e’ come se stessi aspettando qualcosa…nella prossima vita forse…” Aspettiamo sempre che accada qualcosa, che sia qualcun altro a dirci che siamo pronti, che siamo in grado, che siamo all’altezza, che abbiamo valore. Siamo così dubbiosi di noi stessi che forse, neanche se si squarciasse il cielo e arrivasse direttamente la voce di Dio a darci conferma delle nostre capacità, ci crederemmo! Siamo cresciuti, certificato dopo certificato, diploma dopo diploma, promozione dopo promozione, e così, senza accorgercene, abbiamo delegato all’esterno tutta la considerazione di noi stessi e del nostro valore. Abbiamo perso il nostro potere personale. È successo anche a me. Quando ho deciso di lasciare il mondo della finanza e intraprendere la nuova strada di Business coach per sostenere con il cuore le persone mi sono sentita tremendamente insicura. Avevo acquisito in anni di lavoro tutte le competenze necessarie e il mio cuore mi diceva che era la strada giusta, ma ero bloccata …. non mi sentivo all’altezza e non avevo nessuno a confermami che fossi pronta. Non avevo nessun certificato di ‘Business Coaching dell’Economia del Cuore’. La formazione serve ed è assolutamente necessaria, ma, quando stiamo aprendo una nuova via, la nostra via, possiamo contare solo sui noi stessi, sulle nostre capacità e sui segnali del nostro Maestro Interiore. Nessuno potrà dirci quale è veramente la nostra strada e non arriverà forse mai il momento in cui ci sentiremo pronti. Sarà un cammino nella totale incertezza in cui potremo acquisire sicurezza solo passo dopo passo, procedendo con costanza nell’azione quotidiana. Ognuno di noi ha un sogno unico, una fiamma nel cuore ed un messaggio da donare al mondo ed il certificato è un modo per omologarci, un altro modo per spegnere il nostro fuoco interiore e farci fare dei percorsi su binari già prestabiliti. Proprio perché la strada è nuova ed unica, il percorso sarà il viaggio, non ci sarà più una meta, cadute e rialzate saranno i nostri compagni di viaggio. Solo se avremo il coraggio di proseguire troveremo la nostra strada che ha un Cuore, l’unica che, come disse Don Juan a Castaneda, vale la pena percorrere. VALERIA LEOPARDI Precedente AUTORE: Valeria Leopardi Per molti anni ho lavorato nel settore della Finanza, Amministrazione e Controllo di Gestione in societa’ industriali e di servizio nel ruolo di Responsabile Amministrativo. Ho collaborato con Fondi d’investimento operanti nel settore delle energie rinnovabili, web marketing e agroindustriali. Da anni seguo percorsi di crescita personale e credo che integrare la propria crescita personale con la crescita imprenditoriale sia l’inizio del vero cammino verso il successo CONDIVIDI L’ARTICOLO SU :  

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LIBERTÀ E LAVORO

LIBERTA’ NEL LAVORO – IL VUOTO DEL FARE – La mia amica Iwona dopo aver passato un periodo difficile, ha deciso di interrompere la sua relazione sentimentale, di lasciare la sua casa in affitto e di andare a vivere in camper insieme a sua figlia. Iwona vive a Cipro e ha pensato che vivendo in camper vicino la spiaggia o sotto una bella pineta avrebbe finalmente trovato la leggerezza e la libertà che cercava. L’ho rincontrata qualche settimana fa e mi ha confidato che  nonostante la sua scelta non aveva ancora trovato ciò che stava cercando. Mi ha detto: ora sono finalmente libera di andare dove voglio, sì ma per fare cosa? E per andare dove ? Quando lasciamo un percorso tracciato da tempo, come ad esempio un lavoro che svogliamo da anni, non possiamo pensare di ripartire subito su un nuovo percorso.  All’inizio ci sentiamo smarriti, isolati e confusi. Abbiamo fatto sempre così, abbiamo le nostre abitudini, la nostra routine e ora che possiamo fare? La nuova strada non compare all’orizzonte. Ci sentiamo disorientati e frustrati. Ci attende una grande prova. Arriva un guardiano della soglia molto molto temuto: Il vuoto del fare. Solo al pensare di non fare nulla a me saliva una grande angoscia. Per chi vive in una grande città, sa che il corri corri è continuo e che chi non fa parte di questo flusso frenetico e’ emarginato,  escluso, additato quasi come se fosse affetto da qualche strana malattia contagiosa.  Personalmente dopo aver deciso di lasciare il mio lavoro per molto tempo ho avuto difficoltà a dire: non lavoro. La verità era che mi vergognavo e mentre tutti avevano qualcosa da fare (tra l’altro sempre urgente) io no, non avevo urgenze e non avevo più fretta. Non è stato facile attraversare il vuoto del fare, ma ero decisa a non tornare indietro. Soprattutto per questo molti accettano di proseguire in lavoro ripetitivi, noiosi e in alcuni casi svilenti. Ma quando decidiamo che non ne possiamo più del nostro lavoro o la Vita ci porta a perderlo è necessario fermarsi. Abbiamo bisogno di tempo per lasciare andare il passato, capire cosa non vogliamo più e gentilmente accoglierci nella nostra decisione che potrebbe apparire all’esterno una sconfitta. Questo vuoto è molto potente perché diventa uno spazio interiore di riflessione e profondo ascolto di sé.  Il problema nasce dal fatto che non sappiamo come affrontarlo e se non lo abbiamo mai attraversato, rimarremo disorientati perché da quello spazio emergeranno le voci delle nostre parti ferite, i nostri malesseri nascosti e i nostri dolori sepolti. Insomma i nostri demoni interiori. La frenesia è un ottimo anestetizzante. Di fronte a tutto questo molti avranno la tentazione di scappare e di tornare ad un lavoro simile al precedente senza risolvere granché,  se non temporaneamente. Dopo poco le nostri parti nascoste riemergeranno con le loro ferite, le loro richieste e riemergerà il nostro malessere. Chi invece attraversa questo viaggio è un eroe, perché ci vuole molto coraggio a guardare ed ascoltare cosa emerge da dentro di sé.  Ma chi avrà la tenacia di proseguire, con tenerezza e amorevolezza verso sé stesso  potrà finalmente capire cosa chiede la sua Anima e qual è il suo messaggio unico da donare al Mondo. Troverà allora la vera la libertà perché avrà potere di scelta. Potrà scegliere di seguire le indicazioni interiori della propria anima, che prima non poteva conoscere, ed integrarle nel proprio lavoro e nella propria vita. Questa è la vera libertà ed in questo periodo storico la Vita ci sta spingendo a fare questo passo evolutivo. VALERIA LEOPARDI Precedente AUTORE: Valeria Leopardi Per molti anni ho lavorato nel settore della Finanza, Amministrazione e Controllo di Gestione in societa’ industriali e di servizio nel ruolo di Responsabile Amministrativo. Ho collaborato con Fondi d’investimento operanti nel settore delle energie rinnovabili, web marketing e agroindustriali. Da anni seguo percorsi di crescita personale e credo che integrare la propria crescita personale con la crescita imprenditoriale sia l’inizio del vero cammino verso il successo CONDIVIDI L’ARTICOLO SU :  

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LA LEGGEREZZA NEL LAVORO

LA LEGGEREZZA NEL LAVORO – Una chiave del successo – Il week end scorso ho partecipato ad un seminario di canto di due giorni. Mi ha invitato il mio caro amico Marco che non vedevo da tempo. Conoscendo Marco e la sua lucidità mentale ho deciso di partecipare ma sono andata senza avere un’idea chiara di cosa mi aspettasse. E’ stata un’esperienza incredibilmente arricchente e inaspettatamente coinvolgente. Ho avuto la fortuna di conoscere il Maestro di Musica e Canto Mauro Tiberi che è veramente molto preparato. La cosa che mi ha più colpito è stata la sua semplicità e la leggerezza con cui ha coinvolto me e tutti i partecipanti. La sera dell’arrivo abbiamo subito iniziato a cantare. Tutti cantavano, tranne me. Mi vergognavo da morire e la mia gola era chiusa. Mauro con una leggerezza ed una semplicità senza pari è riuscito a minimizzare il mio blocco e a superarlo giocandoci sopra e scherzando con me. In poche battute è riuscito a trasformare la mia voce da papera nel mio autentico e profondo canto. Potere della leggerezza e dell’autoironia! Quando ci prendiamo sul serio, stiamo facendo sicuramente il gioco del nostro Ego. Sentiamo di aver ragione, di essere speciali, di essere migliori e ci arrocchiamo sulle nostre convinzioni. Non accettiamo certo alcuna contraddizione o messa in discussione delle nostre opinioni. In ambito lavorativo questo accade quasi sempre. Tra colleghi è così. Appena sbagli c’è qualcuno che te lo fa notare puntualmente e oserai dire quasi felicemente. A me succedeva lo stesso. È il modello di comportamento diffuso e imperante e anche io lo avevo assorbito proprio perché è ritenuto normale. La serietà è opprimente, pesante, deprimente e certamente non evolutiva. Viviamo in ambienti lavorativi e professionali troppo, troppo seri. In azienda e ed in ambito professionale ho visto esperti, professionisti e consulenti di vario genere essere tremendamente seri, sedersi in cattedra con altisonanza e sciorinare le loro competenze facendoti sentire un cretino. I vari professionisti fiscali, legali, tributari ecc… si presentavano dall’alto delle loro competenze e alcune volte più che voler risolvere veramente il problema del loro cliente volevano in realtà mettere in evidenza se stessi e il loro Studio Professionale. Un vero Maestro non è altisonante, non è distante né arrogante. È qualcuno che ti capisce profondamente perché ha già fatto il tuo stesso percorso e conosce le tue difficoltà. Un vero Maestro si impegna affinché tu evolva indipendentemente dal risultato che otterrai e ti stimola ma senza pressarti. È un gioco di equilibrio tra attenzione e stimolo alla crescita molto difficile, ma che se viene immerso nella leggerezza e nell’ironia diventa quasi una Magia. Integrare questa leggerezza nella nostra professione, nella nostra attività è fondamentale e tremendamente evolutivo. Staremo meglio noi e faremo del bene all’altro. VALERIA LEOPARDI Precedente AUTORE: Valeria Leopardi Per molti anni ho lavorato nel settore della Finanza, Amministrazione e Controllo di Gestione in societa’ industriali e di servizio nel ruolo di Responsabile Amministrativo. Ho collaborato con Fondi d’investimento operanti nel settore delle energie rinnovabili, web marketing e agroindustriali. Da anni seguo percorsi di crescita personale e credo che integrare la propria crescita personale con la crescita imprenditoriale sia l’inizio del vero cammino verso il successo CONDIVIDI L’ARTICOLO SU :  

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