STAVOLTA HAI TOPPATI!
- Il mio uttimo fallimento -
Nei giorni scorsi ho avuto delle discussioni con alcuni miei collaboratori/amici per me importanti. Nonostante pensassi di essere stata chiara evidentemente non era così.
Ho sempre avuto la tendenza a progettare, organizzare e fare. Alcuni miei amici mi definiscono una sognatrice concreta. Negli ultimi anni ho capito sulla mia pelle che di questi tempi e con tutte le difficoltà che ci sono, specialmente in Italia, avviare un progetto di business da soli è praticamente impossibile.
Quando ho realizzato questa verità e mi sono aperta, facendo vedere le mie difficoltà, sono arrivate intorno a me le persone giuste al momento giusto. Trovare un collaboratore, un amico che ti accompagna nella crescita del tuo progetto è una grande ricchezza. E’ il tassello principale di avvio del tuo sogno ed è anche più importante del denaro di cui disponi.
L’elemento che sta alla base di questo rapporto è la fiducia reciproca. La fiducia non è qualcosa che si acquisisce velocemente, ci vuole tempo, un percorso lavorativo e tante prove da superare insieme. Vedi il mio precedente post sul tema della FIDUCIA.
Accade soprattutto nelle fasi iniziali del rapporto di fraintendersi e non capirsi totalmente. Le aspettative possono essere simili, ma poi divergere.
Durante questi anni ho incontrato diverse persone che sono state al mio fianco nel mio percorso professionale e ognuna di loro mi ha insegnato qualcosa. L’insegnamento è arrivato puntale quando sono nate delle difficoltà.
Come in un rapporto di coppia, con i collaboratori si litiga, si discute, ci sono lotte di potere e tante paure. Il rapporto ovviamente è meno vincolante ma le dinamiche sono le stesse.
Ognuno di loro mostrandomi i miei limiti caratteriali, imprenditoriali e organizzativi mi ha dato una grande opportunità di crescita.
Quando c’è un contrasto ci sono solo due possibili strade che possiamo prendere. La prima e la più battuta è cadere nel giudizio, nella critica e nella lamentela. Tutto diventa molto personale. Noi ci sentiamo feriti e offesi, oppure sbagliati ed in colpa.
La seconda strada molto meno frequentata è capire che insegnamento la Vita ci dà stando attraverso quel contrasto, quella situazione di difficoltà e quella persona.
Se riusciamo ad accettare noi stessi e l’altro, senza volontà di cambiare né noi né l’altro saremo molto più lucidi, distaccati e senza cariche emotive. La Vita ci sta dando una lezione e noi abbiamo una vera opportunità di crescita. Da quell’accettazione molto probabilmente capiremo cosa migliorare in futuro. Potrà essere la comunicazione, l’organizzazione del lavoro, la definizione del compenso, l’attribuzione del ruolo professionale o altro. Forse non potremo recuperare il rapporto con il nostro collaboratore/amico ma noi sicuramente saremo cresciuti.
Avendo capito la lezione saremo più pronti per i nostri prossimi passi, saremo più sicuri di cosa fare, saremo cresciuti come persone e come imprenditori.
CADERE NON È UN FALLIMENTO. IL FALLIMENTO È RIMANERE LA’ DOVE SI E’ CADUTI – SOCRATE
Il fallimento è un Maestro e avere l’umiltà di seguire i suoi insegnamenti è un atto di grande coraggio.
Con affetto
Valeria

AUTORE:
Valeria Leopardi
Per molti anni ho lavorato nel settore della Finanza, Amministrazione e Controllo di Gestione in societa’ industriali e di servizio nel ruolo di Responsabile Amministrativo. Ho collaborato con Fondi d’investimento operanti nel settore delle energie rinnovabili, web marketing e agroindustriali.
Da anni seguo percorsi di crescita personale e credo che integrare la propria crescita personale con la crescita imprenditoriale sia l’inizio del vero cammino verso il successo